07 maggio

Mi chiedo ancora cosa ho sbagliato con te… Cosa ti ha fatto cambiare così.

Era bello  svegliarmi con la tua videochiamata, il tuo buongiorno per me. Vedere quegli occhi sorridere mentre facevi le faccette buffe davanti ai miei capelli a funghetto.

E all’improvviso ricordo le tue braccia attorno a me… sento ancora il tuo profumo. Brucia il cuore lo ammetto.

Eppure non so più se sorridi e a chi. Non so se sei arrabbiato, anche se lo immagino. Non so cosa ti succede, non so se ti manco. A me… Manchi moltissimo.

Oggi ti ho intravisto. Almeno so che stai bene, che la vita scorre anche senza di me.  E in attimo mi torna in mente quella coperta che alzavo per coprirti. Quelle carezze occhi negli occhi mentre ti chiedevo se stavi bene. La doccia “rubata” prima di andare via. Mi manca vedere la tua macchina aspettarmi prima di andare a lavoro per un caffè di 10 minuti.  Ho sempre vissuto tutto al massimo perché sapevo già che i momenti non tornano mai. E per me quei 10 minuti erano i più belli della giornata.  Sono 2 giorni che non sento la tua voce… Eppure sono 3 mesi che non ci sei più.

“Femminuccia”

Hai detto che sono una femminuccia…e ti ho risposto che lo sono.

E che sono tanto altro.

Ho imparato a prendermi cura di me, del mio corpo e della cosa più importante, della mia anima. Io non coltivo rapporti tanto per… Lo sai, te l’ho detto, sono un egoista per eccellenza. Chi fa parte della mia vita lo fa perché non nascondo mai i miei sentimenti ma ne pretendo in cambio altrettanti. E per questo sono riservati a pochi… A quei pochi che la mia anima riconosce. Questa quarantena ha cominciato a pesare a tutti… Ma non a me. Amo leggere, scrivere, amo le mie piante, i miei fiori, mi piace ballare a casa come una matta, fare mezz’oretta di fitness davanti a dei video su you tube. Mi piace guardare le serie TV… È trascorrere del tempo con la mia famiglia. quadro-su-tela-shiny-con-glitter-77x143-cm-foglie-al-ventoMi piace fare la doccia e non fare la piega ai capelli visto che non devo uscire, perché loro sono come me… Forti, ribelli, indomabili. E se faccio tutte queste cose le faccio per me, per accarezzare la mia anima, per curare il mio corpo e stare bene. E il cuore… Quello è un testardo… Indomabile come un uragano. Un vortice di alta pressione…

Ma è vero.

Sono anche una femminuccia.

Pochissimi hanno avuto la possibilità di vedere il mio lato più fragile. Io dico sempre che se sono arrivata a farti vedere questo era perché pensavo fossi capace di prendertene cura.

Ho scoperto invece che quando ho abbassato le difese tu non hai retto alle mie fragilità. 

 

 

Il cuore batte dove vuole

Broken-heart-broken-hearts-6853604-947-872-e1448386444538Mi stupisce ancora quello che provo.

Mi stupisce la mia capacità di amare senza ritorno. Di non trovare in fondo al cuore un modo per voltare pagina.

Mi ripeto che domani andrà meglio, che un pochino per volta mi abituerò al fatto che non ci sia posto per me.

Invece il giorno dopo, vorrei strapparlo quel posto per me, prenderlo con la forza che mi contraddistingue, ma so per certo che non basterebbe nemmeno quello.

In fondo il cuore lo sente che è così. Ma la ragione non sente ragioni.

E il cuore batte dove vuole…

2

Siamo solo al 2 giorno.

Nessun buongiorno, nessun messaggio, nessun niente.

È la stessa domanda di qualche mese fa continua a rigirare nella mia mente.

Come fa un uomo a fare a meno di quello che eravamo? Orgoglio? Non saprei… O forse lo so. Tutto quello che avevo sentito… L’ho sentito solo io. 

A me sembra strano già il fatto di strappare… Si… Perché mi ha strappato via dalla sua vita… O forse semplicemente sta strappando la sua presenza dalla mia.

Con te… È diventato presto un senza te!

 

Con te

A volte penso che se tu fossi stato accanto a me, tutto sarebbe stato semplice e felice.

Sarei stata felice di svegliarti nel cuore della notte quando non riesco a dormire e so che non ti saresti arrabbiato. Anche perché ti alzi presto per andare a lavoro. E ci saremmo svegliati insieme… Baciati… Stretti.. E avremmo fatto l’ amore sempre. Ogni volta che avremmo avuto voglia o anche dopo un litigio… Mentre sei arrabbiato.

Non ci sarebbero stati tempi mancati, perché il tempo sarebbe stato dalla nostra parte.

L ‘altro ieri mi hai chiesto se ti ho pensato. Ed io invece volevo sapere se ti ero mancata. La tua risposta mi ha lasciato basita. Per una volta mi hai spiazzato dicendo : Mi manchi sempre. E mentre tu non ti sei tirato indietro, come solitamente fai, e sinceramente hai risposto, io invece non son riuscita a dirti quanto ti avevo pensato. Un po non volevo essere scoperta e un altro po ancora non volevo essere scontata. D’altronde quante volte ti ho detto che ti penso? E ti ho detto anche quanto ti ho pensato quel mese e mezzo. Quante volte ti ho cercato e quanto ci ho messo a lasciarti andare. E proprio nel tempo dove il mio cuore si stava rassegnando arrivi tu! Di nuovo… Convincente… Perché io quell’amore l ‘ho visto anche se tante cose non le comprendo ancora…

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Il tempo…

url-121… Non so quanto tempo ci vorrà ancora per sentire meno dolore. A volte sembra tutto così incredibile. Come se a me non doveva succedere. Vuoi per via della situazione, vuoi per l’esperienza che credevo di avere ma sopratutto per ciò che pensavo tu provassi per me. E adesso il tempo gioca contro di noi. Quanto mi manchi. Quanto vorrei potertelo dire. Sottovoce mentre mi stringi. Ma non servirebbe a nulla. Mi hai strappato il cuore… Mi hai tolto tutto ciò che di bello avevo di te. Solo questo coronavirus mi distrae… Ma per il resto penso che se staremo male, staremo male senza esserci più abbracciati.

La punizione

È passato poco più di un mese. Ho realizzato di esser stata punita. Si, punita, perché volevo mettere dei paletti. Già! Limitare forse la sua libertà? E allora la foto è rimasta lì per 9 giorni credo. A dimostrare che lui ha altro e che io purtroppo sono stata… Sono stata cosa? Me lo chiedo ancora…conosco già diverse risposte. Eppure è successo. Nessuna recriminazioni. Sono adulta, sapevo a cosa andavo incontro. Forse non sapevo quanto cuore ci avrei messo. E adesso bisogna correre al riparo. Allontanare il pensiero e avvolgere il cuore con del cotone pulito, farlo sentire protetto e nascosto da tutto e da tutti. 

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Ciò che sente…

La foto è ancora lì…quella foto di famiglia felice. Quella foto che mi fa indietreggiare, e vedo il mio cuore  arrendersi. A volte sembra buttarsi a terra e far finta di essere svenuto…ma lo sento battere. Forse a rilento come a voler fermare ciò che prova. È difficile… Non si smette di amare così a comando. O per lo meno non così subito. Bisognerebbe fare un compromesso, un battito in meno ogni giorno che trascorriamo lontani.

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Ancora noi.

Ti penso sempre prima di dormire…perché è  come darti la buonanotte. Come il bacio prima di dormire o una carezza sul tuo volto stanco. Un abbraccio, il mio viso sul tuo petto come quando mi stringi e mi dici che vuoi sentire il mio respiro. E allora oltre il respiro sento il battito del tuo cuore…unito al mio. Mi chiedo dove sei stato tutti questi anni e mi rispondo che probabilmente non eravamo pronti. Tu troppo preso dalle gonnelline ed io troppo presa da quella libertà  che per molto tempo mi è  mancata. Dicevi bene l’altra sera…la voglia di trasgredire…ma dopo che vivi per anni come gli uomini, quando  credi di poter vivere rapporti superficiali , veloci senza mettere troppo cuore…alla fine ti rendi conto che sicuramente  certe emozioni sono scariche di adrenalina pura ma che bruciano rapidamente. Non so bene quando mi sono innamorata di te, forse non voglio dirlo ma l’ altra sera quando piangevo tu non hai avuto paura, anzi ti sei fatto carico delle mie debolezze e mi hai detto che ci sei….nonostante i limiti …nonostante tutto e ho sentito  quanto mi vuoi bene, ho sentito un esplosione di dolcezza e calore che mi avvolge, che mi fa sentire protetta, che mi fa sentire tua, anche se a volte ti tiri un po indietro cercando di dare forse meno peso…